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Legamento crociato anteriore

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Il legamento crociato anteriore (LCA) è una delle principali strutture legamentose all’interno del ginocchio, che fornisce stabilità e controllo del movimento.

Legamento crociato anteriore
13 marzo 2024

Il legamento crociato anteriore (LCA) è simile ad un cordoncino fibroso con un diametro di circa un centimetro. È teso dentro al ginocchio tra tibia e femore.

I motivi di una lesione al legamento crociato anteriore (LCA) sono da imputare a movimenti bruschi di torsione sull’arto inferiore oppure dovuti ad un trauma esterno.

È possibile diagnosticare la rottura con manovre cliniche e tale deve essere sospettata se il ginocchio tende a gonfiarsi in breve tempo anche a seguito di traumi apparentemente banali. Nel caso di un legamento crociato anteriore (LCA) rotto sarà possibile avvertire cedimento nelle attività di torsione, seguito da gonfiore e senso di instabilità, la recidività dei cedimenti potrebbe provocare ulteriori lesioni legamentose o lesioni meniscali e cartilaginee, con un sensibile dolore e versamento.

Intervento chirurgico del legamento crociato anteriore

Le modalità d’intervento utili sono riconducibili ad una risoluzione chirurgica oppure evitando le attività sportive che richiedano torsioni al ginocchio come negli sport del calcio, basket, tennis, pallavolo oppure sci. Un importante rinforzo muscolare in palestra aiuta molto nella convivenza con la lassità.

L’alternativa chirurgica nell’insufficienza del legamento crociato anteriore (LCA) consiste nella ricostruzione con un trapianto asportato dal medesimo ginocchio o dal controlaterale e ciò consente di sostituire il legamento. È possibile prelevare il tendine rotuleo in alternativa i tendini che stanno sulla faccia mediale della coscia e del ginocchio, semitendinoso e gracile.

Riabilitazione

I tempi di ripristino nelle due opzioni sono piuttosto differenti nell’abbandono della ginocchiera e nell’eventuale ripresa dell’attività agonistica, rispettivamente dieci giorni e due mesi. Successivamente all’operazione il ginocchio viene immobilizzato in completa estensione con ginocchiera e già qualche ora più tardi si ricomincia a muovere il piede.

Dal giorno dopo sarà necessario iniziare il movimento passivo in flessione ed eseguire più volte. Per semplificare il processo di estensione nella posizione supina (pancia in alto) è possibile collocare uno spessore sotto al calcagno ed abbandonare l’arto in completa iperestensione, oppure in posizione prona (pancia sotto) si lascia la gamba fuori dal letto dal ginocchio in giù.

La gamba può rimanere libera sul letto nei periodi di recupero con la borsa del ghiaccio per non più di 20 minuti, durante la notte è necessario indossare la ginocchiera per il pericolo di movimenti accidentali e per camminare. Già dal giorno dopo l’intervento, tranne in presenza di complicazioni, inizia il carico sul ginocchio operato.

In completa estensione è necessario contrarre attivamente la muscolatura della coscia ed appoggiare il peso del corpo su tutta la pianta del piede, per quello che può ovviamente essere sostenuto. Subito dopo la dimissione è fondamentale avviare la riabilitazione presso un centro fisioterapico, sotto l’attenzione di un fisioterapista.

Rieducazione funzionale del legamento crociato anteriore (LCA)

Necessita di circa sei mesi per la sua totale maturazione, le stampelle dovrebbero essere abbandonate dopo una o due settimane e la ginocchiera nell’arco di due o quattro settimane.

Già dopo un paio di mesi è possibile correre, preferibilmente sulla terra, nuotare, utilizzando l’acqua come elemento rieducativo, ed andare in bicicletta, modulando l’altezza del sellino. Successivamente è ideale effettuare un periodo di rieducazione funzionale per riportare la forza della gamba operata allo stesso livello di quella dell’arto sano nel giro di tre o quattro mesi.

Al quarto mese è possibile tornare ad allenarsi attraverso moduli differenziati e correndo su terreni irregolari. La totale ripresa dell’agonismo è ipotizzabile circa al sesto mese a seguito del trapianto con tendine rotuleo o all’ottavo mese nel caso del semitendinoso/gracile.

L’assunzione di Genacol capsule nel periodo preparatorio e successivo all’intervento, si è dimostrata estremamente utile nel diminuire la sensazione di dolorabilità e nell’incrementare i tempi di ripristino della funzionalità del ginocchio leso.

Numerosi atleti hanno tratto beneficio dall’assunzione di questo precursore per la produzione di collagene. Genacol è certamente il più potente stimolatore nella produzione di collagene endogeno dell’organismo.

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